Chi crede negli eventi predestinati può trovare tutti gli elementi in questa tappa di Vallelunga per il terzo e il quarto round del CIV, ma chi affronta la vita con pragmatismo può solo accettare il verdetto di un week end “no”, come a volte capita a tutti.
Iniziamo dal principio: le prove libere di venerdì. Il cielo coperto ma una temperatura – sia dell’aria, sia dell’asfalto – tutto sommato buona. Le prime uscite dei piloti sulla pista romana sono positive, la Honda di Federico Monti, il numero 25 del Floramo Monaco Racing Team, fa fermare il crono sul tempo di 1’42”199 che lo colloca nella sesta posizione, provvisoria.
Nel pomeriggio, cinque ore dopo e successivamente ad uno scroscio di pioggia che ha abbassato la temperatura ma che non ha modificato la qualifica di “dry” che la direzione di gara ha correttamente valutato per la pista, Federico guadagna quasi un secondo rispetto alle libere – 1’41’299” – che gli permette di collocarsi al terzo posto provvisorio in classifica a soli 27 millesimi dalla pole position!
Sabato mattina, seconda e definitiva qualifica. Si decide di utilizzare le due gomme da qualifica a disposizione di ogni pilota, ma il feeling di Federico con queste coperture non è buono e non riesce a migliorare il crono del venerdì ottenuto con gomma dura da gara. Putroppo nonostante sia distante solo un decimo dalla pole position, il tempo del venerdì non basta a conservare la prima fila e Monti è costretto a partire in ottava posizione.
Sabato pomeriggio, Gara 1. Quella di Federico Monti si ferma al settimo giro quando in piena bagarre nel gruppo di testa, ai Cimini, allunga la frenata, inserisce fuori traiettoria e una buca ne determina la rovinosa caduta. Tutto da rifare, a partire dalla Honda che non ne esce bene e dal braccio destro dolorante, preparando Gara 2.
Il pomeriggio della domenica, con una pista finalmente illuminata dal sole, prende il via il quarto round, Federico parte bene erecuopera posizioni, alla prima curva è quarto, però si capisce che qualcosa non va per il verso giusto: il numero 25, solitamente aggressivo e determinato perde posizioni finché al dodicesimo gira fa un “lungo” ma è evidente che qualcosa gli sta creando problemi, e la soluzione la dà lui stesso quando, compiuti 14 dei 18 giri previsti, rientra ai box. Un problema derivante dalla caduta di gara 1, all’avambraccio, si è riacutizzato e non riusciva più a governare il freno anteriore in maniera precisa e sicura. Questa volta davvero tutto da rifare guardando alla preparazione della prossima gara di Imola.
La passione che normalmente sgorga come un fiume in piena all’interno del box di Ernesto e Alberto Monaco questa volta è trattenuta, quasi bloccata sul nascere da due gravi contrattempi che si traducono in due linee accanto al nome del loro pilota nella classifica generale che ora, aggiornata, lo vede scendere in quindicesima posizione dopo le due eccellenti prestazioni del Mugello che lo avevano visto ai piani alti.
Ora, come si è detto, è il circuito romagnolo che attende pilota, moto e meccanici sulle sue mitiche curve – Tosa, Rivazza, Piratella, Tamburello… – per impegnarsi in una scalata che si è fatta senz’altro difficile ma che possiamo dire, con altrettanta certezza, nelle corde del giovane pistoiese e della sua Honda, messa a punto al meglio – tanto che sarebbe difficile spremerle un mezzo cavallo in più – dal bravo Ernesto Monaco, come sappiamo grande motorista dalla lunga esperienza vincente.
Non ci resta quindi che attendere un paio di settimane per ritrovare una bella griglia di partenza, soprattutto con meno sfortuna di quella accusata nel circuito di Campagnano. Con l’ottimismo che deriva dalla consapevolezza del team di avere un’ottima moto, una altissima preparazione tecnica ed un pilota potenzialmente vincente, non resta che rivolgere gli occhi a Imola nel week end del 7 e 8 giugno con un invito… all’insegna della passione: stay tuned, friends!
Si ringrazia per il supporto la Floramo Corporation, la Ricel Fork Lift, Castello di Banchette, Domino Group spa, Pirelli spa, Honda Italia spa, Mwr Air Filter, Andreani Group, K-ers srl.