E’ stato emozionante debuttare nella massima categoria delle derivate di serie e scoprire di potersela giocare ad armi pari con i migliori al mondo! E’ esattamente quello che è accaduto a Brno in occasione del gran premio Superbike del 10 giugno.
Per la mia squadra non solo si trattava del debutto nel Campionato del Mondo Supersport 600 ma anche della prima volta che correvamo sul tracciato ceco di Brno, proprio come per Michael Canducci che si è trovato a guidare per la prima volta la nostra Honda sui saliscendi di questo meraviglioso circuito sul quale non aveva mai corso! Anche le gomme Pirelli erano nuove per noi, dato che nel Mondiale ci sono mescole speciali che nel Campionato Italiano non sono presenti!
Ritrovarsi il venerdì del gran premio di Campionato del Mondo a “ fare la posizione in sella del pilota” dato che è la prima volta che guida la moto per di più su un tracciato sconosciuto, fa paura! Ma abbiamo tutti mantenuto la calma e abbiamo lavorato step by step, migliorando la moto dopo ogni turno sulla base delle indicazioni e necessità di Michael.
Come ho detto a Michael, il nostro obbiettivo doveva essere migliorarsi turno dopo turno senza commettere passi falsi, che in un weekend serrato come quello del mondiale hanno un peso enorme. E così abbiamo fatto, mentre Michael imparava le linee migliori del tracciato di Brno, noi con il nostro lavoro miglioravamo il set up della moto. La nostra Honda CBR 600 ed in particolare il motore preparato, da sempre, da Ernesto Monaco ha dimostrato di non avere niente da invidiare in fatto di performance a quelli dei nostri avversari e dei migliori team al mondo.
“Va molto forte, sto con gli altri!”mi ha detto entusiasta Michael appena sceso dalla moto dopo il primo turno di prove libere. Ed era proprio quello che si vedeva dal muretto dei box: la nostra Honda passare sul rettilineo la Yamaha ufficiale del Campione del Mondo in carica Maihas! Anche questa una bella conferma del buon lavoro svolto in tutti questi anni! Siamo abituati ad avere una delle migliori moto in campo nazionale così come l’abbiamo sempre avuta anche in campo internazionale nella categoria Superstock. Ma la Supersport è un’altra cosa: è un motore da corsa vero! Dietro ci sono ricerca e sviluppo ai massimi livelli.
Con il passare dei turni Michael ha sempre migliorato il suo feeling con la moto e con il tracciato abbassando costantemente il crono ad ogni ingresso in pista fino a far registrare il 21esimo crono in superpole, che poteva anche essere meglio perché per 1 solo secondo ha preso la bandiera a scacchi e non è riuscito a fare un giro lanciato in più che sarebbe potuto valere qualche decimo in meno sul suo best lap.
La domenica mattina nel warm up Michael è incappato in una scivolata, a solo 1 ora e 30 minuti dalla partenza della gara. La squadra ha svolto un lavoro eccellente riparando la moto molto velocemente. Michael e tutti noi non ci siamo deconcentrati e abbiamo ulteriormente fatto una modifica al rapporto del cambio e al set up in previsione della gara.
In griglia di partenza ho visto Michael molto concentrato e sicuro, ho capito in quel momento che avevamo fatto un buon lavoro. Lo sguardo del pilota prima della partenza è il report migliore che un capo tecnico possa avere sul lavoro svolto nel weekend, e Michael aveva gli occhi “incendiati” si vedeva che aveva voglia di correre e misurarsi contro gli avversari.
Allo spegnimento del semaforo è scattato molto bene mantenendo la sua posizione e
guadagnandone un’altra prima della fine del primo giro. Un giro dopo l’altro, dei 16 di gara, Michael ha risalito molte posizioni grazie al suo ottimo stile di guida, fino al settimo giro quando è transitato in 15esima posizione! Un emozione: in quel momento eravamo in zona punti!
Ha mantenuto la quindicesima posizione anche per tutto l’ottavo e nono giro. In piena bagarre con gli avversari in un “trenino” che lottava per la tredicesima posizione. Nei giri finali il decadimento della performance della gomma posteriore, pneumatico a noi sconosciuto e sul quale non avevamo report a differenza dei nostri avversari, ci ha un po’ rallentato facendoci chiudere la gara in 16esima posizione ad un solo secondo dalla quindicesima e quindi dalla zona punti.
La mia posizione mi impone di fare l’analisi e la disamina di quanto accaduto e in coscienza e con molta onestà devo ammettere che abbiamo fatto un lavoro eccellente! Eravamo debuttanti nel Campionato del Mondo, in una pista sconosciuta e con Michael al debutto assoluto sulla nostra moto e sul tracciato di Brno. Qualcuno nel paddock, prima della gara, aveva detto che i nostri avversari avrebbero fatto scempio di noi! Invece abbiamo dimostrato di essere una squadra di
livello, di avere un’ottima moto e il bagaglio tecnico necessario per lottare ad armi pari con i migliori al mondo. E non è poco credetemi! Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza un pilota capace come Michael Canducci, la sua condotta di gara in tutto il weekend è stata stupefacente. Non ha mai perso la calma, non si è mai fatto intimorire da tutte le novità che lo circondavano, è cresciuto turno dopo turno e ha saputo in soli 400 km totali sviluppare un ottimo feeling con la moto, ha guidato molto molto forte, davvero!
Desidero ringraziare personalmente tutti quelli che hanno reso possibile tutto ciò, continueremo a lavorare per migliorarci, ora coscienti del fatto di potercela giocare con i migliori al mondo!